Materiali / Marmi

Grand Antique

MATERIALE SENZA TEMPO. Il marmo Grand Antique d’Aubert® è assente dal mercato da circa 75 anni e si estrae in Francia, ad AUBERT, nel dipartimento dell’Ariege. Il marmo Grand Antique d’Aubert® è un marchio registrato dal 2015 ed è un materiale prestigioso caratterizzato da un netto contrasto di colore fra bianco e nero. La formazione di questa BRECCIA TETTONICA è risalente a FINE CRETACEO a seguito del corrugamento che interessò l’area meridionale della Francia durante l’orogenesi della catena montuosa PIRENAICA. La breccia è composta da calcare profondamente nero in clasti frammentati appuntiti e angolosi fusi a calcite bianco puro e quarzo trasparente. A testimonianza della importante rilevanza attraverso i secoli è uno fra i pochi marmi a cui sono stati attribuiti diversi nomi MARMOR CELTICUM, NERO NAPOLEONE, BIANCO E NERO DEI PIRENEI GRAND DEUIL e MARMOR AQUITANICUM. Quest’ultimo appellativo fu assegnato dagli Antichi Romani i quali furono i primi estrattori e amatori di questa pregiata materia. Nel corso dei secoli ebbe importante rilevanza religiosa e fu largamente impiegato nelle decorazioni di chiese e monumenti funebri: tomba di NAPOLEONE JOSEPH, BASILICA DEGLI INVALIDI A PARIGI, HAGIA SOPHIA A ISTAMBUL, BASILICA SANTA CECILIA A ROMA E BASILICA DI SAN MARCO A VENEZIA e molte altre. L’importanza religiosa fu attribuita poiché il contrasto netto fra bianco e nero sembrava riproporre su pietra il contrasto fra bene e male, fra vita e morte, fra buio e luce. In tempi odierni è stato il materiale preferito da Jacques Emile Rhulmann per la sua arte di caminetti ed è stato scelto da importanti architetti del panorama mondiale come materiale esclusivo per il rinnovamento di negozi di lusso di CELINE e BULGARI, per il rifacimento del Museo dell’arte moderna (MOMA) di NEW YORK nonché per la realizzazione di rivestimenti e decorazioni in ambienti privati.

Grand Antique, la scelta ideale per rendere ogni creazione un capolavoro di eleganza.

Referenze nel mondo

Cava

Le trou de l'oubli

Formazione: 65 mln di anni fa

Scoperta: 100 a.c

Coordinate: lat 45.3879, lon 8.9144

La cava è stata ampiamente lavorata in epoca Romana attorno al 100° A.C e non è conosciuto l’anno in cui fu dai Romani abbandonata. E’ sicuro che nel 1600 la cava fosse chiusa in quanto non è riscontrabile la presenza del GRAND ANTIQUE nello sfarzosa Reggia di Versailles e il motivo è noto: le squadre di ricercatori incaricate da Luigi IV per la scoperta della cava del GRAND ANTIQUE non riuscì nell’intento e dunque il sovrano non ebbe la disponibilità di blocchi dai quali potesse ricavare le lastre necessarie alla decorazione del palazzo. Gli ultimi segni di lavorazione della cava risalgono alla prima metà del 900, il sito fu poi chiuso e definitivamente abbandonato. L’acqua piovana e di scolo della montagna sovrastante ricoprì il fondo della cava e la vegetazione crebbe florida inghiottendo ogni segno evidente di escavazione. Il silenzio dilagante e la natura incontaminata di questo sito ‘dimenticato dal mondo’ a seguito della chiusura fece sì che alla cava fosse attribuito un nome affascinante ‘Le trou de l’Oubli’ cioè il buco dell’oblio.